Mosaico greco romano
Le tracce più antiche di una primitiva decorazione musiva in Grecia risalgono al V-IV secolo a.C., con la diffusione di mosaici pavimentali di sassolini,
lithostrota, ossia pavimenti di pietra, nati più con funzioni pratiche che estetiche, per rendere impermeabile e resistente all'usura il pavimento in terra battuta.
Le prime testimonianze di mosaico a tessere nell'antica Roma si datano attorno alla fine del III secolo a.C..
Successivamente, con l'espansione in Grecia e in Egitto e quindi con gli scambi non solo commerciali, ma anche culturali, si sviluppa un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni.
Mosaico bizzantino
Nel VI sec D.C. ci si allontana dai canoni realistici della classicità greco/romana privilegiando l’astrazione e la semplificazione di forme pur nella ricchezza coloristica e decorativa.
Il fondo oro rappresenta l’apice di questo processo sia per la preziosità del materiale che per l’assoluta mancanza di concretezza terrena, per entrare nella perfezione del mondo religioso.
Vengono messi in evidenza accorgimenti particolari come l’inclinazione delle tessere d’oro e d’argento oppure tessere di smalto più brillanti e fredde ma con sfumature dai sei agli otto colori per regalare bagliori suggestivi nei punti più bui e lontani.
Il rigore compositivo cambia le figure fatte tutte nella medesima posizione di equilibri, ci si allontana dal movimento caotico e complesso delle precedenti rappresentazioni classiche.
Mosaico medioevale
È ancora Roma a svolgere un compito importante per ricostruire la storia del mosaico attraverso i secoli .
È qui che sopravvive la tecnica del mosaico anche durante il medioevo quando i costi del mosaico ne fanno una decorazione privilegiata.
La connessione tra potere e mosaico a causa dei costi elevati, che lo rende uno strumento fruibile da principi e abbienti, rende inevitabile una commistione tra elementi religiosi e temporali,
come ad esempio la sacralità dell’autorità Normanna che viene sancita dalla rappresentazione dell’incoronazione di Ruggero II da parte di Cristo in persona nella Basilica di Santa Maria dell’Ammiraglio a Palermo.